Il Ritmo

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Sicuramente vi sarà capitato, seduti alla guida di ascoltare un brano che conoscete..qualche secondo di ascolto e boom! iniziate a cantarlo e magari tamburellate sul volante sentendovi parte di quel flusso….Cosa vi ha fatto muovere?

Cosa vi ha incuriosito a tal punto da bruciare le vostre preziose calorie?

Siete abbastanza arguti da capire che parlo del Ritmo.

Il Ritmo tecnicamente parlando è la successione di suoni (di diverse durate) e di silenzi ( pause, anch’esse di diverse durate) che possono assumere una struttura ciclica. Ed è proprio questa ciclicità che da l’avvio alla ciclicità dell’ascolto: quel processo mentale che ci permette di capire in primo luogo cosa sta avvenendo, apprenderlo e ripeterlo per poi esserne gratificati quando verifichiamo che combacia con il primo.

Grazie a milioni di anni di evoluzione siamo riusciti ad arrivare a esempi come questo:

Come potete vedere nel video i ragazzi 2.0 accentano ( cioè enfatizzano, lo chiameremo accento forte) alcuni suoni rispetto ad altri (gli accenti deboli) creando in definitiva un qualcosa che si ripete ciclicamente, una struttura possiamo dire, chiamata cellula ritmica.

Nella musica in generale gli strumenti che si occupano della sezione ritmica ( batteria, basso, chitarra, pianoforte ecc…) sono i principali responsabili del tuo movimento. L’incastro di ritmo e melodia più o meno complessi sono capaci di generare tutta una gamma di emozioni nell’ascoltatore, tanto da penetrare e superare la soglia dello stato di  coscienza e di manifestarsi nei linguaggi non verbali a cui facevo riferimento prima.

La Musica corrisponde quindi al somma di linguaggi diversi che possono avere e hanno  target cerebrali diversi.

Anche se può sembrarti molto noioso ti consiglio di investire 17,58 minuti della tua vita a seguire questo video [in inglese, ma sottotitolato (grazie youtube)] nel quale viene spiegato bene ciò di cui parlo.

 

 

 

 

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